La struttura è situata in prossimità del paese di Urgnano ed è circondata dal verde. É all’interno di una grande cascina caratterizzata dalla presenza di altri servizi socio-sanitari gestiti da realtà pubbliche e private diverse.
Si tratta di una realtà semiresidenziale dove i soggetti possono trovare, in un ambiente alternativo al proprio contesto di vita (famiglia, casa, strada), un distacco dalla propria quotidianità per poter ritrovare un tempo e uno spazio che, con gradualità, favorisca la ripresa di un progetto di vita. Attraverso la collaborazione e il lavoro in rete con altri enti e servizi del territorio, promuove la costruzione di progetti personalizzati e graduali volti al reinserimento sociale e/o lavorativo “possibile”. L’intervento ha come aspetto prioritario l’accompagnamento educativo nella quotidianità: è nella condivisone della giornata e nel fare insieme che si costruisce una relazione, che permette di ri-sperimentare una dimensione di appartenenza e di re-investire gradualmente in un percorso di cambiamento. Proprio in questa ottica, nel progetto vengono coinvolti enti e servizi del territorio di appartenenza e, quando possibile e opportuno, il partner, la famiglia d’origine e/o acquisita, la rete sociale di riferimento.
L’équipe lavora sulla base di progetti personalizzati: gli obiettivi, calibrati sulle singole situazioni, sono volti al miglioramento della qualità della vita e al raggiungimento del reinserimento sociale e/o lavorativo possibile, per quella persona, in quello specifico momento della propria vita.
Destinatari del servizio
Il Centro Diurno Arcobaleno è un servizio terapeutico riabilitativo semiresidenziale per soggetti con disturbi da uso di sostanze, con 23 posti accreditati, di cui 11 a contratto.
Il servizio è rivolto a soggetti con problematiche di alcol o tossicodipendenza, sia maschi che femmine, in condizione di marginalità sociale, che decidono liberamente di intraprendere un percorso pedagogico. Può trattarsi, in particolare:
- di persone, con lunghe storie di dipendenza, che necessitano di un accompagnamento educativo nella quotidianità e di un percorso volto alla graduale inclusione sociale e/o lavorativa;
- di persone con situazioni multiproblematiche dal punto di vista sanitario, sociale e/o psicologico, che abbiano bisogno di un percorso volto al miglioramento della qualità della vita;
- di soggetti che abbiano bisogno di un “progetto ponte”, per “prendere le distanze” dalla propria quotidianità e costruire le premesse per un successivo ingresso in comunità terapeutica.
Per i posti a contratto, il corrispettivo per le prestazioni è posto a carico della Regione Lombardia per tramite dell’ATS (Agenzia di Tutela della Salute) e nulla viene richiesto a utenti e loro famiglie per lo svolgimento del programma. Sono invece a carico degli utenti e delle loro famiglie le spese personali, (vestiario, prodotti igiene personale, trasporti, ticket su visite specialistiche e farmaci, accompagnamenti e disbrigo pratiche personali ecc.). Sono altresì a carico degli utenti eventuali spese legali e le spese sanitarie non riconosciute dal Servizio Sanitario Nazionale.